Guardarsi allo specchio…dopo la malattia

La consapevolezza di sé come individuo passa attraverso il riconoscimento della propria immagine.

Donna allo specchio. Photo credits: Francesca Zanette

Lo specchio ci consente la prima esperienza di autoidentificazione ed è grazie allo specchio che fin dall’infanzia costruiamo la nostra coscienza di esistere. Poi, nel corso della vita, il corpo cambia: cresce, ingrassa, dimagrisce, invecchia. Pensiamo per esempio all’adolescenza, alla gravidanza, alla menopausa: il cambiamento ha quasi sempre dei riflessi sull’interiorità e innesca una riflessione su chi siamo. C’è da dire che spesso la risposta a tali alterazioni fisiologiche del corpo, che avvengono con una certa gradualità e sono previste, non è traumatica.

Invece, quando l’immagine reale cambia a causa della malattia, quando cioè il cambiamento è improvviso e subìto, la situazione è diversa: ogni sguardo allo specchio può rievocare una realtà dolorosa che la persona tenta di fuggire.

Gli studi sulle donne colpite da cancro dimostrano che le modificazioni dell’immagine speculare possono provocare angoscia, perché mettono in discussione la percezione che la donna ha di sè.  Il corpo diventa un nemico, qualcosa che non si riconosce più come proprio.

In questa circostanza, la consulenza d’immagine può rivelarsi un aiuto prezioso, al fine di rimodellarsi in una nuova, migliore versione di sé.

“La felicità non dipende dalle cose esterne, ma dal modo in cui le vediamo.” Lev Tolstoj

Si tratta di un accompagnamento graduale e complesso, da affrontare con delicatezza. Attraverso la consulenza, è possibile guidare lui o lei verso una nuova consapevolezza di sé nel momento presente e una nuova visione di sé nel futuro.

Nella mia esperienza ho potuto constatare che le difficoltà sono molte, ma che il percorso è fonte di grande arricchimento.

Il cambiamento esteriore tangibile ha molteplici riflessi sull’interiorità: un ritrovato agio verso la propria immagine e un riscoperto entusiasmo per la persona riflessa allo specchio.

In ogni consulenza d’immagine che svolgo è il sorriso della cliente o del cliente che si guarda, sorpreso e fiero, allo specchio a ricompensarci per il lavoro svolto insieme.

 

 

 

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